Il Paradigma Olografico e lo Zen Tao
Molti scienziati hanno esplorato i punti comuni tra la fisica e le filosofie orientali, in special modo il Taoismo e il Buddhismo Zen.
A tal proposito, Fritjof Capra ha scritto un interessante libro che può essere un riferimento per maggiori approfondimenti e altri spunti bibliografici: Il Tao della Fisica: Una esplorazione dei paralleli tra la fisica moderna e le filosofie orientali..
Una delle idee principali proposte da questo libro è il cosiddetto “Paradigma Olografico”.
Il paradigma olografico è una teoria basata sul lavoro di David Bohm e Karl Pribram e estrapolata da due idee basilari:
- L’universo è in qualche modo una struttura olografica, proposta da David Bohm
- La consapevolezza deriva e dipende dalla struttura olografica, proposta da Karl Pribram
Il paradigma in questione postula che le teorie basate su strutture olografiche possono portare a leggi e comprensioni unificate della coscienza e dell’universo.
A mio parere, uno dei punti principali di questo paradigma riguarda la memoria.
La memoria, la coscienza e la consapevolezza, non sono immagazzinate in “pezzi” separati dell’universo. Ovvero non sembrano essere digitali e “atomiche”, nel senso che l’informazione non può essere del tutto cancellata e, soprattutto, non può essere cancellata per parti ben definite.